MISTERO (Adriano Celentano)

  • 7 anni fa
JOAN LUI, è un film dove un predicatore venuto dal nulla e senza passato, dopo aver affrontato un duro viaggio in treno circondato da neri razzisti, giunge in Italia ed è costretto ad assistere ai gravi problemi sociali che incombono sulla società, tra cui il rapimento di Emanuela Carboni, la figlia di un noto industriale (chiaro riferimento al caso di Emanuela Orlandi). Questo "santone" che allude a Gesù Cristo (del quale rappresenta il ritorno sulla Terra con tanto di miracoli) predica per la salvezza dell'umanità stigmatizzando l'ipocrisia e l'edonismo. Con un gruppo di seguaci fedeli raccattati lungo la strada, Joan Lui comincia il suo rapido passaggio tra la gente, suscitando interesse in Judy Johnson, una manager dello spettacolo, la giornalista del Corriere dell'Est Tina Foster ed altri ancora, ma facendo in primo luogo centro sui sentimenti e le attese del popolo attraverso la sua musica misteriosa.
Il Signore del Mondo Jarak (chiaro riferimento al Maligno), prima tenta di corromperlo nelle vesti di un potentissimo mercante orientale, poi di ucciderlo ingaggiando un mercenario, senza però raggiungere il suo obiettivo in nessuno dei due casi. Dopo aver smascherato la corruzione dei governatori del mondo grazie anche alle sue irruzioni nel normale palinsesto televisivo. Judy gli restituisce trenta denari, ha capito di essere la reincarnazione di Giuda e vuole saldare il suo debito millenario. Joan Lui se ne va, mentre uno spaventoso terremoto (ossia l'arrivo dell'Apocalisse) fa crollare case e città sotto i piedi della gente ormai impazzita dalla paura.


Son qui che mi chiedo... il motivo mi chiedo di questo mistero.
Come mai t’interessi a me tu che tutto possiedi
tu che tutto possiedi ogni cosa del mondo e comandi la Terra?
Io, io, io, io non capisco. Noi, noi, noi, noi non capiamo.
che cos’altro ti manca che non puoi aggiungere al tuo gran potere?
Ti guardo e mi chiedo... mi richiedo il motivo di questo mistero.
Cosa posso dare io a te più di quello che hai
più di quello che hai
più di quello che hai
più di quello che hai...
Io, io, io, io non capisco... noi, noi, noi, noi non capiamo
noi, noi, noi, noi non capiamo
che cos’altro ti manca che non puoi aggiungere al tuo gran potere?

(Tu sei nel giusto quando dici che non mi manca niente ormai).

“Ma sta parlando con la tua voce!!!”
Un tempo avevamo la stessa voce, un tempo molto lontano.

(Tu sei nel giusto quando dici che non mi manca niente ormai.
Quello che ho accumulato mi basta per cento vite, lo so.
Ma un’impercettibile insicurezza
rimasta nel profondo più remoto della mia anima
a volte mi fa individuare gli eventuali pericoli
che se non fermati in tempo potrebbero distruggere tutto il mio impero).

E negli occhi tuoi vedo qualcosa di strano che è come un mistero,
una forza che mi attira e poi e poi mi respinge
e poi mi respinge
e poi lo respinge.
Io, io, io vorrei scavare... lui, lui, lui, lui vuol scavare...
nel profondo dell’anima tua per poter capire chi sei.